Vuelta a España 2017, Nibali: “Era difficile provare ad attaccare”
La scalata verso Sierra Nevada non ha dato a Vincenzo Nibali le risposte sperate. Il capitano della Bahrain Merida, al termine della quindicesima tappa della Vuelta a España 2017 ha perso altri sei secondi dal leader, Chris Froome: “In una salita come quella era difficile provare ad attaccare, perché il ritmo era alto e le pendenze non erano ripide – ha commentato il messinese che comunque aveva provato un’accelerazione a 13 chilometri dal traguardo – Quando ci ho provato, la speranza era che qualcuno si muovesse alle mie spalle ma, quando ho realizzato che nessuno poteva unirsi a me, ho pensato che la salita era ancora molto lunga per scalarla da solo e, soprattutto, Froome aveva ancora tre uomini. Quindi ho rallentato e mi sono fatto riprendere“.
Attaccare una corazzata come la Sky si rivela quindi, giorno dopo giorno, sempre più difficile: “Froome ha potuto rimanere sempre a ruota, perché aveva tre compagni con lui a controllare la corsa fino alla fine. Hanno fatto un grande lavoro di squadra, portandolo ai 500 metri conclusivi, quando gli rimaneva solo da sprintare”.
Superato il secondo giorno di riposo, la mente va ora alla complicata cronometro di martedì: “Come ho già datto – prosegue Nibali – Froome è il favorito per la crono ed è difficile immaginare cosa potrà succedere la prossima settimana“.
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